Legge Centemero: novità importanti per le Start-up a partire dal 2025! 

Verso la fine del 2024, è stata approvata la Legge Centemero (dal nome del deputato promotore), meglio conosciuta come la “Legge per la promozione e lo sviluppo delle Start-up e delle PMI innovative tramite agevolazioni fiscali e incentivi agli investimenti”. 

Questa norma introduce importanti cambiamenti, a partire dai requisiti necessari per ottenere e mantenere la qualifica di “Start-up innovativa”. 

Nuove definizioni e requisiti per le Start-up innovative 

Una delle principali modifiche riguarda la definizione stessa di Start-up innovativa. La legge introduce una classificazione più precisa delle micro, piccole e medie imprese, che dovranno essere valutate secondo la raccomandazione 2003/361/UE. Un aspetto fondamentale è che le start-up partecipate da grandi aziende non rientrano più in questa categoria. 

Inoltre, viene chiarito che l’attività prevalente della start-up non può essere quella di agenzia o consulenza, ma deve riguardare lo sviluppo di prodotti o servizi innovativi con un alto valore tecnologico. 

Modifiche sulla durata dell’iscrizione nella sezione speciale del Registro 

Un altro cambiamento riguarda la permanenza delle start-up nella sezione speciale del Registro delle Imprese. Dopo il primo triennio di iscrizione, per poter prolungare l’iscrizione fino a 5 anni, la start-up dovrà soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti: 

  • Incrementare del 25% le spese in ricerca e sviluppo; 
  • Stipulare almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione; 
  • Incrementare i ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa o dall’occupazione di almeno il 50% dal secondo al terzo anno;
  • Costituire una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro, attraverso finanziamenti convertibili o aumenti di capitale con partecipazione di un investitore terzo professionale, incubatori o acceleratori certificati, business angel, o tramite equity crowdfunding su piattaforma autorizzata; 
  • Incrementare del 20% le spese in ricerca e sviluppo; 
  • Ottenere almeno un brevetto. 

Opportunità di proroga fino a 9 anni 

Al termine del quinquennio, la norma prevede la possibilità di prorogare l’iscrizione per un biennio, con un massimo di due proroghe, per un totale di 9 anni complessivi, entrando nella fase di “scale-up”. Per accedere a questa fase, la società dovrà soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti: 

  • Aumento di capitale superiore a 1 milione di euro da parte di un organismo di investimento collettivo del risparmio, per ciascun periodo di estensione; 
  • Incremento dei ricavi derivanti dalla gestione caratteristica dell’impresa superiore al 100% annuo. 

Normativa transitoria per le start-up già iscritte 

Le start-up già iscritte nella sezione speciale dovranno adeguarsi ai nuovi requisiti entro termini precisi: 

  • Per le start-up iscritte da oltre 18 mesi, i requisiti dovranno essere soddisfatti entro 12 mesi dalla scadenza del triennio; 
  • Per le start-up iscritte da meno di 18 mesi, la scadenza è fissata a 6 mesi dalla fine del triennio. 

Se non dovessero soddisfare i requisiti, le imprese potranno iscriversi nel registro delle PMI innovative, a condizione che ne abbiano i requisiti. 

Tempistiche e procedure ancora in fase di definizione 

Attualmente, i siti delle Camere di Commercio non sono ancora stati aggiornati con le procedure per la verifica dei nuovi requisiti. Pertanto, bisognerà attendere ulteriori indicazioni per comprendere le modalità e i tempi della verifica. 

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