21 Febbraio 2025 Modifiche ai crediti d’imposta 4.0 e 5.0 e conferma del Bonus Investimenti ZES La finanziaria 2025 introduce importanti modifiche ai crediti d’imposta 4.0 e 5.0 e proroga il Bonus Investimenti ZES fino al 15 novembre 2025. Scopri tutti i dettagli. Modifiche al credito d’imposta Industria 4.0 Per il credito d’imposta Industria 4.0, la novità principale riguarda l’abrogazione dell’agevolazione per i beni immateriali. Le imprese non potranno più beneficiare di questo incentivo per investimenti in software o altre risorse non tangibili. Novità sul credito d’imposta Transizione 5.0 Le modifiche al credito d’imposta per la Transizione 5.0 introducono nuove aliquote e condizioni: Aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni di euro: 35% : per una riduzione dei consumi energetici dal 3 al 6% per l’intera struttura produttiva o dal 5% al 10% per una fase del processo produttivo; 40% : per una riduzione dei consumi energetici dal 6 al 10% per l’intera struttura produttiva o dal 10% al 15% per una fase del processo produttivo; 45% : per una riduzione dei consumi energetici superiore al 10% per l’intera struttura produttiva o superiore al 15% per una fase del processo produttivo; Eliminazione del divieto di cumulo: Sarà ora possibile cumulare il credito Transizione 5.0 con il credito d’imposta ZES Unica Mezzogiorno / ZLS. Resta, invece, la non cumulabilità con il credito Industria 4.0. Bonus riconosciuto alle Società di Servizi Energetici (ESCo): Il credito d’imposta potrà essere richiesto anche dalle ESCo certificate per progetti di innovazione presso aziende clienti. Attenzione! Si ricorda che per usufruire del credito è necessario “prenotare l’investimento” con una comunicazione preventiva! E certificarne poi il completamento con una comunicazione da inviare a conclusione dell’investimento. Proroga del Bonus Investimenti ZES Unica Mezzogiorno La Legge di bilancio 2025 proroga l’agevolazione agli investimenti effettuati nel periodo dal 1° gennaio al 15 novembre 2025, ovviamente nel limite di spesa previsto dalla legge stessa. Restano fermi i beni agevolabili e i requisiti previsti dalla norma originale, ovvero sono agevolabili gli investimenti, anche in locazione finanziaria, in: Macchinari, impianti e attrezzature varie destinate a strutture produttive già esistenti oppure nuove che siano localizzati nella ZES Terreni e immobili (anche la realizzazione) strumentali agli investimenti, purchè il valore dei terreni e degli immobili non superi il valore del 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato. Per ciascun programma agevolabile è previsto un limite minimo dell’investimento di 200.000 euro e un valore massimo di 100 milioni di euro. L’agevolazione consiste in un credito d’imposta da calcolarsi sul totale dell’investimento nelle seguenti misure: Misure del credito d’imposta: 50% per investimenti nei territori del Fondo sostegno transizione della Regione Puglia. 40% per investimenti in Calabria, Campania, Puglia, Sicilia e Sardegna (aree individuate dal Fondo sostegno transizione). 30% per investimenti in Basilicata, Molise e Sardegna. 15% per investimenti nelle zone assistite della Regione Abruzzo. Le percentuali aumentano di: 10 punti per medie imprese. 20 punti per piccole imprese, se l’investimento non supera i 50 milioni di euro. Si ricorda che per accedere all’agevolazione gli operatori economici devono “prenotare” il credito, comunicando all’agenzia delle entrate dal 31/03/2025 al 30/05/2025 l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 16/11/2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15/11/2025. A pena di decadenza dall’agevolazione, chi avrà presentato tale domanda, dovrà inviare una seconda comunicazione all’agenzia delle entrate nel periodo 18/11/2025 fino al 2/12/2025 che attesti la conclusione dell’investimento entro il 15/11 e l’importo effettivamente sostenuto per lo stesso. Contattaci per una consulenza dedicata! Seguici su Facebook, LinkedIn e Youtube per rimanere aggiornato su tutte le novità.
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